Nel 1994 Pier Carlo Santini commentava così l’intervento dell’arch. Angela Chiantelli:
“C’è stato tuttavia un intervento sul delicato tessuto della piazza che non esito a definire esemplare sul piano metodologico e linguistico, a testimonianza che il rispetto per le preesistenze storiche non comporta di necessità la coartazione delle facoltà progettuali e creative. Si tratta della trasformazione in negozio dell’oratorio dei SS. Giorgio e Zita costruito agli inizi del settecento, curata dall’architetto Angela Chiantelli […] Il principio dominante è stato quello di conservare ogni memoria storica, e anzi di evidenziarla, senza tuttavia rinunciare a rendere funzionali i vari ambienti sottoposti a intervento.”
In “Cronaca di un restauro, Oratorio dei SS. Giorgio et Zita”, Maria Pacini Fazzi editore